Preservazione della cresta

preservazione della cresta 

Preservazione della cresta

La perdita di un dente si accompagna sempre ad importanti modificazioni delle sue strutture di supporto, determinando un progressivo riassorbimento dell’osso e profonde modificazioni della gengiva che lo circondano.
Nei casi in cui la perdita dei denti è completa la conseguente grave atrofia delle ossa mascellari è talmente ampia che altera i profili della persona che né è colpita e porta a quell’aspetto tipico delle persone anziane dove naso e mento si avvicinano, le guance si incavano verso il centro della bocca e la pelle risulta cadente.
Le ossa mascellari sono formate da una porzione basale e da una porzione alveolare che circonda la radice del dente: questa è la parte, specialmente nella sua porzione esterna, vestibolare, che si riassorbe maggiormente, fino ad arrivare al 50% del volume iniziale. Tale perdita comporta in molti casi l' impossibilità di procedere ad una riabilitazione implanto-protesica, in quanto manca l' osso in cui fissare l' impianto e, comunque, la riduzione del volume e la modificazione della forma della gengiva comportano un inevitabile alterazione dell' estetica. Una buona estetica dentale, specialmente nelle zone anteriori, è determinata non solo da una protesi ben eseguita, ma anche, e, forse soprattutto, da una corretta morfologia dei tessuti molli gengivali che dipendono a loro volta da una corretta morfologia dell’osso sottostante. Una cresta ossea edentula sottile, non allineata con quella dei denti vicini, rende l’esecuzione di una protesi su impianto esteticamente insoddisfacente: il dente finto, infatti, risulterà più lungo di quelli vicini.

Se la cresta ossea è insufficiente per ricevere un impianto e per dare una buona estetica bisogna ricorrere alla CHIRURGIA RIGENERATIVA di cui parliamo nella sezione CHIRURGIA ORALE.Ciò, però, comporta per il paziente tempi di attesa più lunghi , maggiori disagi e maggiori costi economici . La prevenzione, che nel nostro studio guida ogni atto terapeutico, è al primo posto anche nel caso in cui, purtroppo, si debba procedere con un' estrazione dentaria.  

La PRESERVAZIONE DELLA CRESTA OSSEA dell' alveolo post-estrattivo è, quindi, stata sviluppata nel nostro studio adottando tecniche chirurgiche innovative che vengono eseguite contemporaneamente all' estrazione per limitare al massimo il conseguente riassorbimento dell' osso alveolare, volendo fare una riparazione subito del sito post-estrattivo, anziché una più impegnativa rigenerazione poi.
Innanzitutto, come per qualsiasi altro organo, abbiamo sostituito il concetto di "estrazione" del dente compromesso con quello di "asportazione", trasformando una delle manovre più antiche e spesso indaginose in un delicato e atraumatico atto chirurgico, "safe extraction", che deve essere eseguito con estrema cautela per evitare fratture della radice e dell' osso, che comporterebbero inevitabilmente la perdita dello stesso.

La cavità alveolare risultante viene riempita con materiali biologicamente attivi di derivazione ossea animale, che essendo completamente deproteinizzati non danno alcuna reazione allergica e fungono da impalcatura ( scaffold) per la ricostruzione ossea, ossia, per il riempimento della cavità alveolare stessa, mantenendone il suo volume. Gli innesti ossei frutto degli ultimi più innovativi studi oltre alla parte minerale preservano anche la parte collagenica con le sue proprietà biologiche che facilitano la nuova vascolarizzazione del materiale, accelerando i processi di neoformazione ossea. Il collagene stimola le cellule mesenchimali staminali favorendone la differenziazione e aumenta la proliferazione degli osteoblasti, substrato ideale per la formazione ossea. L' innesto osseo è progressivamente parzialmente riassorbito e contemporaneamente sostituito da osso neoformato, che va a riempire l' alveolo svuotato dal dente estratto, mantenendone il volume.
Il materiale innestato è protetto da membrane collageniche o innesti gengivali che hanno la funzione di stabilizzarlo e favorire la crescita delle sole cellule che rigenerano osso. I Questo insieme di manovre e materiali riduce in modo importante il riassorbimento post estrattivo dell' osso alveolare e, quindi, la necessità di dover intervenire successivamente con interventi di chirurgia rigenerativa più invasivi , onerosi e impegnativi sia in termini di tempo che economici.

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